15 Dicembre 2014

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15 Dicembre 2014,
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Approfondiamo la detrazione arredi che va abbinata ad un intervento di ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici.


Approfondimento Bonus mobili.

La detrazione arredi va abbinata ad un intervento di ristrutturazione edilizia, sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio permessi sono elencati nella circolare n. 29/E del 18 settembre 2013, quindi gli stessi che attualmente usufruiscono di una detrazione fiscale del 50% e che hanno un limite di spesa ammissibile pari a 96.000 euro.
Occorre ricordare che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere anteriore alla data di sostenimento delle spese dei mobili e dei grandi elettrodomestici. La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative oppure dalla comunicazione preventiva all’ASL (se obbligatoria) indicante la data di inizio delle opere: questa considerazione assume notevole importanza soprattutto ai fini di un controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria.
L’incentivo fiscale spetta esclusivamente per acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti nuovi. Si ricorda inoltre che si possono portare in detrazione anche le spese di trasporto e montaggio dei beni acquistati, utilizzando per il pagamento il bonifico oppure carte di credito o di debito (rientrano, ad esempio, nei beni agevolati: mobili, letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, nonché apparecchi di illuminazione).
Riguardo agli elettrodomestici, deve trattarsi di beni di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), come peraltro rilevabile dall’etichetta energetica. Per quelli sprovvisti di quest’ultima, l’acquisto è agevolato a condizione che per essi non ne sia ancora stato previsto l’obbligo (rientrano per esempio tra i beni agevolati: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici e apparecchi per il riscaldamento).

La detrazione spettante è pari al 50% della spesa sostenuta, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo. L’importo massimo di spesa da portare in detrazione è di 10.000 euro ed è riferito alle spese complessive sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. Importante precisazione: i 10.000 euro di spesa massima per i mobili non vanno a decurtare il plafond di 96.000 euro per il recupero edilizio.
I pagamenti vanno eseguiti tramite bonifico bancario o postale. Sono, inoltre, consentiti i pagamenti tramite carte di credito e di debito (la data di pagamento è quella del giorno di utilizzo della carta da parte del titolare) mentre sono esclusi i pagamenti tramite assegno bancario e contanti. Nel caso di pagamento tramite bonifico richiede è necessario indicare: la causale del versamento, il beneficiario della detrazione ed il numero di partita iva o codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Di particolare rilievo è il caso nel quale il beneficiario del bonus effettui il pagamento tramite finanziamento a rate. Così come dispone la recente C.M. 21.05.2014 n.11/E, il contribuente beneficia della detrazione a condizione che la società che eroga il finanziamento liquidi il soggetto fornitore con un bonifico bancario o postale dal quale sia possibile evincere tutti i dati previsti dalle disposizioni di riferimento ossia causale del versamento, con indicazione degli estremi della norma agevolativa (art.16 bis D.P.R. 917/1986), codice fiscale del soggetto per conto del quale è eseguito il pagamento, numero di partita IVA del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato. Occorre considerare che l’anno di sostenimento della spesa è quello di effettuazione del bonifico da parte della società finanziaria al fornitore degli arredi.
Le spese sostenute devono essere documentate conservando la ricevuta del bonifico (oppure, se il pagamento è avvenuto con carta elettronica, ricevuta di avvenuta transazione), documentazione di addebito sul conto corrente e fatture dell’acquisto dei beni.

Lo Studio resta a disposizione per eventuali chiarimenti o approfondimenti.

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